La logica stringente dei bambini

Per non dimenticare

“Mamma, mi vai a ceLcaLe in camera, io mi naccondo qui nel mobile?”
“….”
“Vai mamma ti ho detto!”
“Come fai scusa? Ti serve pure chi ti chiude lo sportello!”
“Tu ccchiudi e poi vai a vedeLe se sto in cameLa mia”
“….ok”

Acuto. Molto acuto.

“Mamma ma Gatta dov’è andata?”
“È volata in cielo tesoro”
“Mamma.. i gatti non volano!!”
“Hai ragione. È andata a farsi una lunga passeggiata.

 

Non fa una piega.

“Mamma la posso toccaLe la luna?!”
“No tesoro”
“È tLoooppo alta”
“Sì”
“Quando divento gLande la pLendo io”

Basta poco, che ce vo.

“Forza, andiamo giù che papà ci sta aspettando in macchina”
“No in macchina non ci vollio andaLe! Vollio andaLe in bici”
“I nonni abitano a 70km, è lontanissimo. Non si può andarci in bici”
“Ma io sono un campione!”

Piccoli megalomani crescono.

“Uhmpfh, che paaalle!”
“Hey! Signorino! Si dicono queste parole? Chi te le ha insegnate?”
“Tu! la dici sempLe mamma.”
“Ah.”
“E anche papà”
“Beeene. La prossima volta che la senti sgridaci”.

Bene, ma non benissimo.

“Mamma io prima eLo nella pancia tua?”
“Sì, amore”
“E adesso è vuota?”
“…  sí, è vuota”
“Mi sa che adesso nella mia panscia c’è un bambino”
“No amore, è impossibile”
“Sì invece, è possibile! Adesso tocca a me!”

Giusto.

“Corriamo che andiamo al compleanno di Valerio! Che bello!”
“Evviva! È il mio compleanno!”
“No, ti ho appena detto che è la festa di tuo cugino, non la tua. Tu sei nato quando c’è Natale”
“No, è la mia fessssta pecchè a me mi piacciono le fesssste. Eh!”

Tutti i migliori tiramisù della città sono miei perché a me (mi) piacciono i tiramisù. Eh.