Are we human or are we dancer?

 

Bevo un bicchiere di rosso, mi culla come una nenia sulla pelle. Stesa sul letto fisso il soffitto bianco e ascolto la stessa sequenza da anni. Certe sere sembra che io voglia farmi del male; no. E’ solo il mio personale modo di staccare la spina. Può variare qualche dettaglio, ma la malinconia e la bellezza rimangono immacolate.

Vedo un cielo stellato che non c’è, un po’ canto un po’ sogno, chiudo gli occhi ogni tanto. Vivo scene mai esistite, le mischio a eventi realmente accaduti, strizzo bene i ricordi, costruisco personaggi a mio piacimento, li metto insieme incurante delle possibilità, immagino. Particolari, connessioni, dialoghi. Strade mai percorse.

Viaggio con l’anima.

Sorrido con il cuore.

Assaporo con le viscere, di un tempo intenso e adolescenziale.

C’è tutto un mondo in questa stanza.

are we dancers

Dancer.  We are dancers. For sure.

 

La mia sequenza malinconica: The Cranberries – Dreams. Simon and Garfunkel – The sound of silence. Bill Withers – Ain’t No Sunshine. Portishead – Glory box. 4 Non Blondes – What’s Up. Massive Attack – Karmacoma. Mike Francis – You can’t get out of my heart. Lou Reed – Perfect day. The Killers – Human. Queen – I Want To Break Free. Fugees – Killing Me Softly. Hozier – Take Me To Church. R.E.M. – Everybody Hurts. Israel IZ – Somewhere Over the Rainbow. Ci ho aggiunto Ultimo – Il ballo delle incertezze.

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