Esempio 1.
Da piccola soffrivo di vertigini, Continua a leggere
Figli: croce e delizia. Ma sempre cuore di mamma.
Disorientamenti
Ho fumato una sigaretta, io che non fumo.
A decretare la fine di un periodo in cui sono servita fisicamente a qualcuno, che in questo preciso istante mi starà cercando, spaventato. Continua a leggere
So(g)nni proibiti
In adolescenza – ma pure all’Università -certe dormite incredibili, risucchiata da Sua Maestà Buco Nero il materasso. Sonni comatosi quanto i tizi sotto citogenesi nei film di fantascienza anni ‘90.
(Not) a desperate housewife
Leggere senza orologio né occhi doloranti. Di giorno, senza sosta. Un libro dietro l’altro. Un film dopo l’altro. In lingua originale, ché sono più belli.
Cercare tracce di Marie Kondo dentro di me Continua a leggere
La felicità all’improvviso
Giornata storica, potrei quasi piangere dalla gioia. Continua a leggere
Un ciambellone al giorno
Leva il medico di torno. e arriviamo a marzo quadrati.
Tempesta [ndr. mio figlio, per chi non lo conoscesse] ha deciso che gli piace cucinare i dolci e, dunque, ogni santa sera da circa 10 giorni Continua a leggere
Il Natale quando arriva arriva
Fisicamente mi aveva quasi buggerato. Poi si è tradito, è uscito allo scoperto: mi è caduto sul Natale. Continua a leggere
La logica stringente dei bambini
Per non dimenticare
“Mamma, mi vai a ceLcaLe in camera, io mi naccondo qui nel mobile?”
“….”
“Vai mamma ti ho detto!”
“Come fai scusa? Ti serve pure chi ti chiude lo sportello!”
“Tu ccchiudi e poi vai a vedeLe se sto in cameLa mia”
“….ok”
Acuto. Molto acuto. Continua a leggere
La storia della cicogna porta-bimbi è obbligatoria?
Allora.
Mio figlio ha capito che la pancia delle gravide contiene un bimbo, che può essere maschietto o femminuccia. Ogni tanto si sbaglia ed è solo una pancia grassa, ma fortunatamente è troppo piccolo per essere preso a randellate sulla fronte. Ci ha messo pure un po’ a capire che siamo atte a contenere solo esseri umani e non anche anche cani e gatti, ma ce l’abbiamo fatta. Continua a leggere
Che sia un buon gioLno
Un lunedì mattina tragico, condito di 50 gradi all’ombra e numerose incombenze in agenda, indurito dall’essenza stessa del lunedì e ulteriormente aggravato dal collocarsi a cavallo di mesi infuocati di lavoro e costellati di picchi di spossatezza, apatia, debilitazione e pressione a 1. Un risveglio all’insegna della positività, dunque. Continua a leggere