Agli ex che ritornano

Domenica al paesello, lo struscio delle famiglie, i bimbi che corrono felici sul prato, no sui sampietrini [Georgie sei sempre nel mio cuore].

Incrociamo l’ex con rispettiva prole, sono anni che non ci vediamo perciò ci fermiamo a parlare come due vecchi conoscenti [in fondo, quando passa un lasso temporale sufficiente a sbollire i rancori (ove presenti), che differenza c’è?]: risate, convenevoli, qualche aneddoto curioso e saluti. Dal mio punto di vista un incontro inaspettato relegato nella categoria dell’indifferenza, dopo un minuto l’avevo già scordato [non ha fatto parte neanche dei racconti alle amiche, per dire].

Dr. ❤: Mi gioco gli attributi che ti manda un messaggio.

Io: Ma che dici?! E per dirmi cosa? Sei incredibile, sempre convinto che stanno tutti a pensarmi.

Dr. ❤: Scommettiamo? Ne sono certo. Conosco la specie.

Io: Ok, ma sappi che vincerò io, anche perché ci tengo ai tuoi attributi, sai com’è. In ogni caso non ha alcun senso.

I giorni scorrono veloci, il cellulare è muto e ho persino dimenticato la scommessa. Poi venerdì dopo pranzo [«dopo che ci ha pensato tutta la settimana» sorride sotto i baffi mio marito, profondo esperto della materia e non voglio sapere perché]… tin tin.

Ciao Tiffany, scusami se ti disturbo ma vorrei chiederti una cosa, puoi dirmi quando posso chiamarti? Grazie.

Allora bello di casa, parliamone.

Vogliamo scambiarci dritte sui vaccini? O ci facciamo confidenze su come crescerli bene? Cosa devi chiedermi che non possa essere fatto a qualcun altro? Veramente mi sfugge.

E non mi rispondere con “nostalgia, nostalgia canaglia che ti prende proprio quando non vuoi” [cit.] perché potrei compiere dei gesti estremi.

Una sola riflessione:

le persone sempre lì pronte a lucidare i ricordi per riportarli in vita, le capite? È argomento oggetto di confronto da anni e io in materia faccio fatica davvero, non riesco a capire il meccanismo che scatta. Tutto scorre [non lo dice solo Eraclito, ora anche Gabbani], gli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro, le storie finiscono, “se NON stiamo insieme ci sarà un perché” [semi-cit.] e le vite guardano al futuro. Cosa può uscirne di buono da quella chiamata? Se lo fai per noia, potenzialmente ogni giorno puoi farti stupire con effetti speciali da persone nuove. Con loro per definizione sei all’oscuro delle rotture di coglioni che sarebbe in grado di mettere su dei difettucci che hanno; almeno all’inizio potrai trovare tutto bello, affascinante, stimolante [l’indomani lei sarà lì con la ciappa in testa e la tuta, eh. Ma fai tu].

Perché riesumare me? Cioè… conosci le mie paturnie, vai incontro praticamente a un suicidio assistito. Come ti va?

Oltre a non averlo capito, per colpa del tuo messaggio ora dovrò pagare pegno e so già che Dr. ❤ sarà particolarmente subdolo.

Tutto ciò è molto molto amaro.

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