Non c’è tempo da perdere per la felicità.

L’altro giorno avevo scritto un post minchionissimo.

Poi non l’ho pubblicato perché è accaduto quel brutto incidente in Puglia e mi è sembrato molto fuori luogo. Ero troppo triste. Pensavo a quella mamma che fa da scudo alla figlia, al papà che il giorno dopo avrebbe accompagnato orgoglioso la sua bimba all’altare, agli studenti universitari di rientro a casa, a quel povero capo stazione che diventerà il capro espiatorio di tutto.

Allora ho programmato l’articolo in modo che si auto-pubblicasse stamane, ma poi ieri sera c’è stata Nizza, quel folle attacco mentre tutti festeggiavano, in vacanza, tra palloncini, luci sul mare e musica di sottofondo. Ancora, l’ho sentito fuori luogo e posticipato a data da destinarsi. Ho guardato le immagini di quei corpi coperti, della bambola a brandelli sul ciglio della strada, dei festoni a terra e le lacrime dei sopravvissuti. Sono troppo sgomenta. In verità ho anche un po’ paura, non solo per me o i miei cari. Per questo mondo che non comprendo.

Sento il silenzio che mi rimbomba dentro, come quando sei in piscina sott’acqua. E’ talmente assordante da sembrare surreale. Penso:

se succedesse a me di morire oggi?

Ogni storia è perfettibile, certo, ma mi domando se almeno la mia stia andando nella direzione giusta. Perché la direzione è fondamentale, il destino può essere orientato. Sto facendo tutto quello che è in mio potere per raggiungere l’armonia?

La MIA armonia, la mia felicità personale. Non quella che la società si aspetta da me.

come-vivere-felici-senza-lavoro

Sto dando un senso a questi giorni, mesi, anni che scivolano via?

In realtà non lo so, ma questo blog mi sta aiutando. A interrogarmi, a conoscere altre storie, punti di vista, quesiti pregni di senso, risposte inaspettate. E se allora scrivere mi serve per capire o anche solo per stare meglio, è già un primo passo.

Perché non c’è tempo da perdere.

Anche questo ci hanno insegnato i fatti di questi giorni.

N.B. Nel frattempo c’è stato anche il Golpe in Turchia. Le mie parole non hanno suono, dissolte chissà dove.

 

 

 

9 pensieri su “Non c’è tempo da perdere per la felicità.

  1. Io sono rimasta annientata da questa tremenda vendemmia di sangue… spiaccicare le persone come grappoli d’uva. I bambini, i bambini… forse anche i figli del camionista della morte avrebbero voluto guardare i fuochi di artificio con mamma e papà… come è possibile non vedere nelle piccole sagome in fuga anche i propri bambini? Dov’è finito l’uomo? Anche io non capisco. Sono rimasta paralizzata, svuotata, senza speranza.

    "Mi piace"

Scrivi una risposta a silviacavalieri Cancella risposta